#328 – Callcenter pirata

Pillole di Bit
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#328 - Callcenter pirata
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Le chiamate di spam iniziano ad essere troppe. E sanno troppe cose di voi. Ma come se ne esce? Sicuramente non con un lavoro delle istituzioni, che hanno dimostrato di non volerlo risolvere.

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Ho comprato il mio primo telefono cellulare nel 1997, quando c’era ancora la Omnitel, quando le telefonate, in Lire costavano tantissimo al minuto e gli SMS costavano 200 lire ciascuno, il mio telefono era un Ericsson GF768 con una sola linea di 10 caratteri come display.
Da allora sono passati 27 anni, molti operatori, molte tariffe diverse e il mio numero era sopravvissuto a tutto.
Fino a quest’anno, quando, per disperazione, l’ho cambiato e l’ho fatto morire.
Tutto a causa dei call center pirata.

In Italia abbiamo molte cose che non vanno, la lista è molto lunga e per la maggior parte di queste non sarei competente, per questo motivo parlo solo di un piccolissimo sottoinsieme di cui conosco la parte tecnica.
Se non fosse così non ci troveremmo su un podcast che si chiama Pillole di Bit.
Uno di questi problemi è che è possibile attivare un contratto di quasi ogni tipo semplicemente con una chiamata telefonica outbound.
Io che vendo un servizio, ti chiamo al telefono, ti convinco, registro un tuo sì con i tuoi dati anagrafici e fiscali e il contratto è valido.
Poi, per disdirlo serve il Lasciapassare A38, ma questo è un altro discorso.
Questa possibilità, sommata alle telefonate a bassissimo costo, ha lanciato un mercato enorme di call center che cercano di venderti qualsiasi cosa chiamandoti a qualsiasi ora del giorno.
Insomma, è un problema.
Allora abbiamo iniziato tutti a mettere le spunte su NO nei moduli di ogni contratto alla voce della cessione dei nostri dati per finalità di marketing, così che il nostro numero di telefono non andasse in giro a cani e porci.
Che poi mi sono sempre chiesto a che serve dare obbligatoriamente il numero di telefono ad ogni servizio, se poi, per ogni cosa, anche importante, nessuno ti chiama MAI.
Il problema non è stato risolto, le chiamate dei call center continuavano ad aumentare e con esse il fastidio.
Pezza su pezza, abbiamo iniziato ad adattarci.
Qualche anno fa ho abbandonato la rete fissa, mi arrivavano solo telefonate di questo tipo.
le chiamate verso i cellulari costano ormai niente e ho detto ad amici e parenti che mi potevano raggiungere solo sul cellulare.
Io, a differenza di Gramellini, che vive nel passato, odio le telefonate, mandatemi un messaggio di testo, che leggo e rispondo quando posso e voglio. Se non sapete di cosa sto parlando, vi lascio il link a un suo caffè nelle note.
Sul cellulare, inoltre, grazie alle funzioni integrate del telefono e ad app terze, è possibile bloccare numeri di telefono fastidiosi.
Scacco matto call center!
Magari. Hanno iniziato a chiamare con numeri privati, creando altri problemi.
Allora un’altra pezza. Per legge i call center devono chiamare con numeri di rete fissa italiana, anche se sono all’estero.
Con la telefonia su IP questa cosa è molto semplice da realizzare.
Ma le telefonate non cessavano, anzi, i volumi erano sempre più elevati e il fastidio sempre più consistente.
E allora un’altra pezza. Il registro delle opposizioni.
In poche parole funziona così.
In qualunque modo i call center outbound siano venuto in posssesso delle liste di numeri telefonici, tra l’altro compresi di dati anagrafici e, molto spesso in modo fraudolento, prima di far partire la telefonata, devono verificare se il numero è presente nel registro delle opposizioni. Se è lì dentro, la chiamata non deve essere fatta.
La pezza pare essere definitiva.
E invece no, cribbio.
Tutti continuiamo a ricevere telefonate, tutti i giorni e in modo sempre più invasivo.
Se ne ricevono solitamente di due tipi.
Quelle con la vocina registrata che ti invitano a investire nel mercato azionario e quelle dove un operatore sa tutto di te, quasi come se avesse una telecamera a casa tua.
E arrivano tutte da numeri di cellulare.
Le prime, indicativamente, sono fatte da combinatori telefonici, che provano a chiamare fino quando non beccano la linea che squilla. A questo punto, se la persona dall’altra parte della cornetta reagisce, la chiamata viene passata a un operatore umano.
Le seconde fanno un giro diverso.
In ogni caso, arrivando da numero di cellulari, spesso, in gergo, spoofati, cioè falsificati, sono tutti call center pirata, che operano al di fuori della legge, sia per come telefonano, sia per come propongono servizi.
Se avete fatto caso, la maggior parte delle chiamate sono relative a contratti di luce e gas.
Vi chiamano per nome, sanno che operatore avete e in qualche modo cercano di dirvi che la vostra tariffa non è concorrenziale, o che il contratto è sbagliato o altre cose di questo tipo. Si presentano sempre con il nome di operatori energetici, solitamente quelli dal quale siete venuti via o quello al quale siete attualmente passati.
Non sono né uno né l’altro. Sono solo truffatori.
E chi vi sta parlando sa perfettamente che sta cercando di truffarvi.
Lo fanno anche gli operatori veri, come ha dimostrato una recente sentenza, ma la maggior parte non sono affiliati con gli operatori veri.
Cercano di appiopparvi un contratto sicuramente non conveniente perché poi loro hanno una provvigione con l’operatore vero, come se io vi dessi il mio codice amico del mio operatore del gas per ottenere uno sconto.
Fanno come quelle persone di fango che girano porta a porta e truffano la gente, ma questi lo fanno al telefono, così non rischiano neanche le botte dalle persone giuste.
Queste telefonate crescono a dismisura se passate da un operatore a un altro.
Com’è il giro dei vostri dati?
Voi fate un nuovo contratto, nei dati mettete anche il numero di telefono.
Vi hanno mai chiamato quelli della luce o del gas per darvi informazioni o comunicarvi qualcosa? a me, mai.
Questi dati passano in più mani per la gestione della pratica di migrazione.
È ormai un dato di fatto che in una di queste mani viene redatta qualche lista con nominativo, fornitore attuale, fornitore di destinazione e numero di telefono.
Questa lista viene venduta ai call center pirata che iniziano a telefonare per cercare di carpire quanti più clienti possibili con l’inganno.
Chi vi sta chiamando lo sa che sta cercando di truffarvi.
Questi call center se ne fregano del registro delle opposizioni.
Se ne fregano anche del fatto che li insultate o che chiediate loro di cancellarvi dalle liste, vi richiameranno lo stesso.
Fanno finta di essere i fornitori di energia, altro reato.
Sono di fatto dei pirati.
A livello istituzionale questa cosa è completamente ignorata.
Quando, alla fine, basterebbe rendere nulli i contratti stipulati al telefono se la telefonata non viene fatta dal cliente, per quei pochi che ancora devono fare un contratto al telefono, visto che si può fare tutto via Internet.
Eh, ma gli anziani.
Certo, per gli anziani non evolviamo, per i bambini facciamo le leggi che sono le peggio porcate nei confronti della nostra privacy.
Come se ne esce?
con un giro che è una vera rottura di scatole, ma al momento, ha passato le telefonate giornaliere, da 15-20 a zero.
Ho fatto un nuovo numero di telefono, su una esim con un operatore che ha contratti base, senza abbonamenti e traffico mensile, ad esempio CoopVoce o Very Mobile.
Questo numero ce l’ho nel telefono e lo uso solo per registrare contratti e cose del genere, lo attivo per eventuale verifica via SMS e poi lo spengo.
Ho attivato un altro nuovo numero che è diventato il mio numero principale, l’ho dato ad amici e parenti e basta, ho perso 2 giorni a migrare i sistemi di messaggistica e un po’ di applicazioni e servizi core che lo usano come contatto per l’autenticazione a 2 fattori di emergenza.
Ma visto che so che il mio vecchio numero è ancora in un sacco di altri servizi, ho passato anche questo a esim su un altro piano base senza canone, lo attivo solo quando devo verificare una accesso che non ho ancora cambiato.
Mi arriverà qualche chiamata dai combinatori automatici, ma non saranno 15-20 al giorno.
E poi so che in un tempo ragionevole, tra qualche anno, posso cambiarlo di nuovo.
Sì, la situazione fa decisamente schifo.


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Era tanto tempo che non vi consigliavo un podcast, essenzialmente perché ho poco tempo per provarne di nuovi e se ve consiglio uno è perché ne deve valere la pena.
Chora media ha realizzato un podcast storico, con uno storico di eccezione: il Professor Barbero.
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Divertente e mai noioso, ve lo consiglio assolutamente.
C’è anche su Youtube, ma non mi pare ci siano tutte le puntate
Se non volete recuperare tutte le puntate, una che mi ha divertito particolarmente, anche se non lo seguo, è quella sul calcio, bella davvero.
Vi lascio il link al podcast e alla puntata in questione.

Siamo arrivati alla fine di questa puntata di Pillole di bit, vi ricordo che tutti i link relativi alle cose dette sono nelle note, che trovate sulla vostre app o sul sito.
Io sono Francesco, produttore e voce di questo podcast e vi do appuntamento a lunedì prossimo, per la prossima puntata, disponibile su Feed RSS, o su tutte le piattaforme di podcast, vi registrate e la puntata vi arriva automagicamente.

Grazie per avermi ascoltato!

Ciao!

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