#339 – Regali di Natale 2024

Pillole di Bit
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#339 - Regali di Natale 2024
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Si deve essere previdenti, che poi Natale arriva, i corrieri si intuppano e si fa tardi. Una lista di cose che ho, che vorrei o che ho trovato e sono interessanti, per prendere appunti e magari metterle in lista per chi vi chiede “ma cosa vuoi per Natale quest’anno? La mia idea è sempre solo una: ognuno dovrebbe comprarsi quello che si vuole e basta. Si risparmierebbero un sacco di soldi e l’acquisto di un sacco di roba inutile.

Alcuni link sono sponsorizzati, altri no, quelli sponsorizzati, come sempre, aiutano il podcast con una piccola percentuale sulla vendita, se non vi va, cercate l’oggetto sul sito e la sponsorizzata si dissolve come neve al sole.

Per leggere lo script fai click su questo testo

Lo so che lo avete pensato, sono impazzito. È inizio di novembre e lui parla dei regali di Natale.
No, non sono impazzito, ve lo assicuro.
Innanzitutto perché se volete iniziare a pensarci, questo è il momento adatto, dovete mettere i tracker sui prodotti per il black friday di fine mese, mettere da parte i soldi e iniziare a guardarvi intorno. Poi vi distraete, avete l’albero a casa, i corrieri sono intasati ed è la fine, non arriva più niente e vi tocca aspettare il 2025.
Io non sono un fan dei regali. Arrivano sempre le cose sbagliate, la gente regala quello che piace a lei e non a voi, si buttano un sacco di soldi in cose brutte e inutili, solo perché si deve fare, per me dovrebbero essere aboliti.
Ma questa puntata non è per i regali che dovete fare ad altri, è per i regali che vi fate voi per Natale.
Poi, se conoscete qualcuno nerd come voi, a cui potrebbero piacere queste cose e gliele regalate, magari lo fate contento, ma ricordate sempre che il regalo deve fare contento chi lo riceve e non chi lo fa.

Prima di iniziare, un’introduzione dopo l’introduzione.
Vi proporrò cose che ho, che ho provato o cose che vorrei, non tutte le ho provate, ma se ve le propongo c’è una ragionevole certezza che non siano delle schifezzine. Non c’è la garanzia che vi piacciano per forza. Non venite a lamentarvi da me, tutto qui.
I link saranno di siti e produttori diversi, se sono di amazon sono sponsorizzati, valutate con i plugin Keepa o CamelCamelCamel l’andamento dei prezzi per capire quando comprarli. Se li prendete lì, a me arriva una piccolissima percentuale fra tre mesi, se li trovate altrove va bene lo stesso, non c’è nessun obbligo.
Non ho link sponsorizzati su altri siti.
Le mie revenue del podcast vengono essenzialmente dalle donazioni, per le quali non vi ringrazio mai abbastanza. Ma se non ne avete mai fatte e ascoltate il podcast regolarmente, potreste pensarci, secondo me.
Direi che possiamo iniziare, in rigoroso ordine casuale.
Sarà una puntata lunga, mettetevi comodi e ricordatevi che i link sono tutti nelle note che potete consultare comodamente dalle vostre app di podcast o dal sito e che per ogni prodotto c’è il gingle e il capitolo.

Pokit Pro, il multimetro definitivo
Avevo un problema al lavoro, dovevo cercare una dispersione che avveniva a caso e stava rompendo davvero le scatole. Con il mio fido multimetro digitale che ho da 20 anni non ne venivo a capo. Allora ho preso il multimetro digitale più bello del mondo.
Il pokit pro è il multimetro digitale più piccolo che esista, credo, ha la forma di una grossa penna, non ha display, la batteria si carica via USB-C e soprattutto è bluetooth.
Questo perché lo schermo del multimetro è il vostro telefono. Lo collegate, accendete l’app ed ecco che appaiono le misurazioni di tensioni, correnti e resistenza.
Vi fa vedere anche la misura massima che è stata fatta, e in più, perché visto che costa 200€ qualcosa in più lo deve fare, fa da data logger.
Lo collegate, gli impostate la frequenza di misurazione e ve ne andate, ed ecco che lui inizia a misurare con l’intervallo di tempo impostato, poi tornate e avete i risultati.
Finita qui? No.
Fa anche da oscilloscopio, ve l’ho detto che è una roba pazzesca.
Lui in accoppiata con il vostro smartphone.
Se siete ricchi all’app potete collegarne fino a 4 insieme.
Secondo me, dovreste prenderlo con i due kit di espansione, così da avere le pinzette a coccodrillo, il connettore per i cavi coassiali e il sensore di temperatura.
Vi lascio il link al sito del produttore e all’importatore tedesco, che costa un po’ di più, ma fattura, se avete la P IVA e la consegna è in 3 giorni senza dogana.

SteamDeck, la console portatile
Ho parlato della Steam Deck nella puntata 305, fate riferimento a quella per i dettagli. È un regalo costoso, ma è un computer quasi tascabile con tutto Steam dentro, ha un display fantastico, ma se volete risparmiare e prendere la versione LCD si fa rispettare lo stesso.
Potete giocare ovunque, è comoda e ci girano anche i giochi tripla A, con qualche limite, ma fidatevi, ci sono una marea di giochi indie bellissimi su cui passare centinaia di ore. Secondo me, come accessori imprescindibili serve un vetro opaco da mettere sullo schermo, una custodia dove mettere il carica batterie e qualche accessorio, una microsd da mezzo tera e un paio di cuffie con il cavo, poi siete a posto.
Compratela dallo store di Steam, direttamente.

Anker battery pack 25000mAh
C’è sempre bisogno di energia in giro, Anker ha fatto un battery pack capiente, grande e pesante, fa 6 etti.
Ma è da 24.000mAh e carica fino a 140W, con il cavo USB-C adatto.
Ha un display che vi dà tutte le informazioni necessarie, come la percentuale di carica e le potenze in ingresso e uscita, carica senza problemi un PC portatile o la SteamDeck, se siete in giro senza una presa elettrica.
Pesa, ma torna molto utile in moltissimi casi, soprattutto per il fatto che è dannatamente veloce a caricare le cose e, se avete un alimentatore potente, a caricare lui quando è scarico.
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Cavo USB-C in silicone
Parliamo di cavi USB-C, sul mercato ce ne sono centinaia e si deve fare attenzione, non tutti vanno bene a fare tutto, anche se i connettori sono tutti uguali e si infilano negli stessi connettori. Se vi serve un cavo USB-C dovete valutare se è solo USB3, se va bene anche per il video, se va bene anche per il Power Delivery e fino a che potenza arriva.
Ebbene, dentro ai connettori ci sono dei chip, non ci sono solo dei fili.
E i fili all’interno devono poter supportare correnti anche molto elevate.
Il Power Delivery arriva a 20V e 140W, vuol dire che passano 7A, non bruscolini.
Poi il cavo deve essere anche resistente e bello da vedere.
Questo che vi propongo è di silicone, morbido, molto particolare al tatto e, incredibilmente, non si annoda mai, ma proprio mai, neanche se ci provate, sembra magico.
C’è di diversi colori e porta fino a 100W, fa solo alimentazione, non trasferimento dati.
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Cavo USB-C che indica la potenza in uso
Rimaniamo sui cavi USBC power delivery. Io sono una scimmia e mi piace sapere a quanto stanno caricando i vari dispositivi, così so se il caricabatterie che sto usando è a tappo o se la carica è terminata, anche senza prendere il dispositivo in mano o accenderlo, se leggo 0, la carica è finita.
Esistono dei cavi che sul connettore hanno un piccolo display che indica la potenza che sta passando attraverso di essi.
Per una persona curiosa come me sono bellissimi.

Cavo USB-C multistandard
Ultimo cavo, poi la smetto. Quando siete in giro e avete bisogno di collegare qualcosa a qualcos’altro o di caricare qualcosa, mi raccomando, fate sempre attenzione a cosa collegate ai vostri dispositivi, potreste trovare più combinazioni di connettori, in barba agli standard.
USB A, quello vecchio rettangolare, o USB-C, quello nuovo Piccolo, sul dispositivo al quale volete collegarvi.
Micros USB, USB-C o Lightning sul vostro dispositivo mobile, l’ultimo è quello dei dispositivi apple fino a iPhone 14.
Se fate tutte le combinazioni per essere tranquilli, vi servono 6 cavi.
Rolling Square ha fatto la magia. Un solo cavo con tutte le combinazioni possibili sui connettori e un cavo bello e resistente, di varie lunghezze.
Io ne ho uno piccolo piccolo con i connettori magnetici nel portachiavi e uno più lungo nel marsupio.
Se mi serve carico qualunque cosa da qualunque presa, senza alcun problema.
E ho anche scoperto da Federico di Easy Apple che la loro assistenza è spaziale.

Caricatore USB-C 65W
E ora che avete tutti questi cavi che ci fate? Li usate con un caricatore Power Delivery. La regola è facile. Più il caricatore è potente, più le batterie si caricano in fretta, ma solo se il sistema di carica gestisce tutta questa energia.
Vince sempre il più lento tra caricatore, cavo e dispositivo.
Avete un caricatore da 100W, un cavo che regge 100W e un dispositivo che si carica al massimo con 20W, tipo un telefono? La carica andrà a 20W.
Avete un caricatore da 65W, un cavo da 100W e un portatile che regge una carica da 100W? La carica andrà a 65W
Avete un caricatore da 100W, un cavo che regge 20W e un portatile che regge una carica da 100W? La carica andrà a 20W.
Quello che vi propongo è un caricabatterie che va bene con tutto, da 65W totali, bilancia la carica a seconda di quello che ci collegate e va bene per qualsiasi cosa, sarà solo lento per i battery pack più capienti o per i portatili più grandi. Ed è anche abbastanza piccolo.

Busta porta cavi
Ma tutti questi cavi, cavetti e caricatori, dove li mettete? Io ho una mania per queste cose, ma forse l’avevate capito, forse. Ho una bustina con tutti gli scomparti che contiene un caricatore e tutti i cavi necessari per caricare tutte le cose che mi porto in giro. Poca spesa, siamo intorno a 10€, e tanta resa. Non ci devo pensare, se parto per un viaggio, una trasferta, un fine settimana, prendo la bustina e so che carico ogni cosa avrò appresso.
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Zaino Everki Atlas
Parlando di viaggi e cose da portare in giro, che ne dite di un bello zaino? Ci sono marche e modelli per ogni tasca, necessità e dimensione. Dopo aver cercato in lungo e in largo per anni, credo di aver trovato quello definitivo, che ha sostituito il mio vecchio Lowerpro.
Soprattutto perché con il lavoro in datacenter mi devo portare appresso le cuffie antirumore DPI, non quelle a cancellazione attiva, e quelle che uso, che hanno il bluetooth e il microfono, sono davvero voluminose.
Lo zaino Everki Atlas contiene tutto quello che mi serve per andare a lavorare, ci sta comodo, non schiaccia niente, ed è anche comodo sulle spalle.
Le cerniere sono robuste e tutto l’aspetto è davvero solido. C’è in due taglie, a seconda del portatile che ci dovete mettere dentro.
Ci sta anche tutto quello che serve per un fine settimana fuori o come bagaglio da portare in aereo, ci ho messo dentro la Steam Deck, le cuffie grandi, il battery pack, la mirrorless con un obiettivo, un cambio, il portatile, il kindle e c’era ancora spazio.

Sacchetto per telepass
Se avete un sistema di telepagamento del pedaggio, adesso che il monopolio è finito, in Italia ne abbiamo tre, potrebbe essere necessario, per certe tratte, dover pagare alla moda vecchia, con biglietto e carta di credito, per i motivi più disparati. Ad esempio io preferisco pagare le tratte lunghe che mi rimborserebbero, direttamente con la carta aziendale, ma per la tangenziale ho l’abbonamento.
Come si fa? Si prende questo sacchetto che è una gabbia di faraday morbida, si mette la macchina dentro e questa non sarà rilevata dall’antenna, facile e immediato.
Ricordatevi di farlo prima di prendere il biglietto, però.

Treppiede selfie telescopico
Se siete avvezzi a fare foto e video con il telefono sempre e ovunque, potrebbe servirvi un super selfie stick. Questo, chiuso, sembra un manganello e fa un po’ ridere.
Ha un telecomando bluetooth estraibile con batteria ricaricabile con USB-C e poi si può estendere fiono a quasi due metri, in cima ha la manina per tenere il telefono regolabile in ogni direzione e sotto si aprono tre piedi e diventa anche un cavalletto. Tutto in uno. Fenomenale.

Leatherman multiuso
Un’altra delle mie passioni, alla quale devo stare attento, è quella dei coltelli. Credo di aver comprato un coltello in ogni posto dove sia stato, ho avuto problemi con la dogana per un coltello comprato negli USA e tutte le volte che passo in centro davanti a una famosa coltelleria mi fermo a guardarla tutta per bene.
Leatherman fa attrezzi che si possono definire da survival, da chiuso sembra un paio di pinze, poi si apre e c’è la lama liscia, il seghetto, il cacciavite, il fischietto, il sistema per fare le scintille, l’apriscatole, l’apribottiglie e altre 15-16 cose.
Come un coltellino Victorinox, amo anche quelli, ma un po’ più rugged e con le pinze.
Lo userete? non credo
Lo volete? Certo che lo volete, anche se costa troppo
La qualità di costruzione e dei materiali è davvero notevole.

8bitDO (tutto)
Anche qui siamo nella categoria “non mi serve, ma voglio tutto”, però, diciamolo, se non ci si fanno i regali di cose che non ci servono, quando le compriamo?
8bitDo è un marchio che fa dispositivi di input, come li chiamerebbero a scuola, in stile retro. Tastiere, mouse, ma soprattutto controller per giocare.
Li fa di ogni genere e specie, di ogni colore e che richiamano le forme dei controller delle console dei tempi in cui noi anziani eravamo giovani.
Hanno anche dei grossi pad che richiamano esattamente il controller dei coinup, con la levetta e i pulsantoni.
Solo che hanno la connettività che va bene per i nuovi dispositivi, USB, 2.4GHz e Bluetooth, alcuni solo una di queste, altri tutte.
E sono compatibili con una marea di dispositivi, PC, Mac, console, applicazioni di retrogaming, SteamDeck, coprono quasi tutto il parco di hardware fatto per giocare.
La qualità costruttiva è davvero buona, sia come plastiche che come contenuti, a partire dagli stick, che sono a effetto hall e non a resistenza. Per questo motivo non hanno superfici che si consumano e, nel tempo, niente drift.
Vi lascio nelle note il sito ufficiale e un link alla ricerca su Amazon, dove trovate parte del catalogo.
Prima di aprire questi link, vi avviso, il pericolo di spendere di impulso è altissimo, per fortuna ci sono anche pad da meno di 20€

Super temperino
Passiamo a qualcosa di fisico. Se a casa usate delle matite normali, di quelle di legno, a un certo punto avrete avuto bisogno di temperarle.
Nel mondo ci sono molti tipi di temperini diversi, da quello metallico a mano, ai più sofisticati.
Quello che vi propongo è grande come un bicchiere da bibita, funziona a batteria, dentro ha una piccola fresa e non una lama, lo tenete sulla scrivania e fa già la sua figura, inserite la matita e in 3 secondi netti ecco che esce temperata e pulita in modo assolutamente perfetto.
Sembra fantascienza, ma è solo meccanica.
È solo un po’ rumoroso, ma è talmente veloce che non è un problema.

ATOTO per apple car
Da qualche tempo, ormai anni, in automobile, il telefono è diventato un’appendice quasi indispensabile. Si fanno telefonate, mi raccomando con il bluetooth, che vedo gente in auto da 50.000€ con il telefono all’orecchio e mi viene l’orticaria, si ascolta la musica, si usa il navigatore, visto che quello integrato dell’auto, spesso e volentieri, è offline e non è aggiornato.
Solo che il telefono ha il display piccolo, il supporto sul cruscotto, qualunque esso sia, è sempre in un posto scomodo, è ballerino, insomma l’usabilità non è delle migliori. Le auto sufficientemente nuove hanno un sistema di infotainment che comprende la possibilità di collegare il telefono e attivare Apple CarPlay o Android auto, che sono la funzionalità che trasferisce il telefono sul display della macchina, con solo le app necessarie e i pulsanti grandi. Gran cosa, davvero.
Le auto più vecchie non hanno questa possibilità.
Ma si può ovviare, comprando un dispositivo aggiuntivo da installare sul cruscotto, si alimenta tramite l’accendisigari e si collega al cavetto AUX dell’auto.
Il dispositivo è un display sufficientemente grande con un piccolo computer all’interno e ha il bluetooth.
Collegate a lui il telefono invece che all’auto ed ecco a voi Apple CarPlay o Android auto su una vettura vecchia.
Dovete solo fare attenzione a montarlo in modo che sia stabile, in un posto che non ostruisca la vist della strada e che sia facilmente raggiungibile dalla vostra mano per comandarlo.
Sistemate tutti i fili e via, problema risolto, entrate in auto, la accendete e avete il telefono su un display serio.
Vi lascio nelle note quello che ho preso io qualche mese fa, ma se cercate ce ne sono tantissimi.

Bose cuffie QC
Che io sia malato di cuffie è cosa nota, tra casa e lavoro ne ho molte, no, siamo seri, troppe. Ho quelle grandi over ear, le airpods, quelle per la console, quelle che uso in ufficio, quelle che uso con il pc dell’ufficio, ma a casa e ancora e ancora. Troppe.
I produttori di cuffie sono tantissimi e, ad essere sincero, se non si è grandi esperti, le differenze, se non tra le schifosissime e quelle da wow non è facile percepirle.
Io mi sono affezionato anni fa a Bose e, da tempo, le mie cuffie principali, che mi porto in viaggio e che uso per registrare il podcast sono loro, la serie QC che ha anche uno dei migliori sistemi di riduzione del rumore sul mercato.
Hanno il cavetto audio, sono bluetooth multipoint, per essere collegate a due dispositivi insieme.
Al momento sul mercato ci sono le QC standard e le Ultra. A quanto ho letto, le Ultra sono anche meglio delle Sony XM5, non le ho prese perché ho letto che l’audio con il cavo fa post processing e introduce un po’ di lag, cosa non proprio bella mentre si registra un podcast.
Uso le QC standard e sono uno spettacolo.

Magliette Qwertee
Non solo elettronico in questa puntata. Se amate le magliette con disegni simpatici, con soggetti nerd, spesso crasi tra più temi diversi, siete arrivati al punto giusto. Sul sito qwertee avete trovato quello che fa per voi. Centinaia di soggetti, per tutti i gusti, pronti da essere messi nel carrello e ordinati. Io, da anni uso solo le loro magliette, ho un cassetto pieno, le stampe reggono bene anche molti lavaggi e il cotone è di buona qualità
Prima spedivano da UK, da Brexit si sono spostati in Irlanda, niente dogana e in ogni spedizione c’è un pacchetto di caramelle Haribo. Fanno spesso sconti, se vi iscrivete alla loro newsletter, 4-5 volte all’anno fanno la clearing sale e vi portate via le magliette a 4-5€.
Oltre a Qwertee c’è anche Pampling, due siti al prezzo di uno.

Ifixit pro
L’angolo del fai da te comprende l’immancabile kit di attrezzi per aprire e riparare qualsiasi piccolo dispositivo, un telefono, il pad di una console, le astine degli occhiali, un PC portatile, insomma tutto quello che non ha bisogno della chiave del 15.
Dopo averne provati un po’, aver rotto le punte su viti dure, essermi fatto male alle mani, ho decretato che meglio del kit di iFixit Pro non c’è niente. È talmente buono che li ho fatti prendere per usarli in datacenter dove lavoro.
Il cacciavite è piccolo, solido e comodo.
Ha la prolunga morbida per le viti scomode da raggiungere, ha decine e decine di punte.
Poi ci sono tutti gli accessori a corredo per aprire ogni dispositivo senza lasciare segni, pinzette, ventose, ha persino il braccialetto antistatico da indossare mentre si lavora.
Il tutto in un unico pacchetto con chiusura a velcro.
E sul loro siti ci sono le guide per riparare praticamente ogni dispositivo, con foto e video. Eccezionali.
Se volete un kit più piccolo, ce n’è uno tutto in metallo con il porta punta integrato nel manico, magnetico, di Hoto, che è bellissimo e adattabile ad ogni piccola borsa del perfetto tecnico. Ha il solo difetto che non ha le punte pentalobe, che sono come le torx, ma a 5 invece che 6 punte.

Torcia Olight
Abbiamo tutti la torcia sul cellulare, fin qui non si discute e ce l’abbiamo sempre in tasca. Il telefono però spesso è scarico e da tenere in mano non è proprio comodo, spesso, e non sembra, più spesso di quanto possa sembrare, avere una piccola torcia, molto potente, ricaricabile con USB-C, può tornare utile. Olight è questo. La si può mettere nel portachiavi, ha 3 livelli di luminosità e al massimo è davvero un piccolo faro, quasi da usare anche come difesa personale di notte puntandola negli occhi di un’altra persona. Non dico che la uso tutti i giorni, ma mi capita spesso ed è nettamente più comoda della torcia del telefono

Ring Intercom
Dispositivi da comprare per la casa domotica credo ce ne siano una quantità tendente a infinito. Ogni produttore, anche loro infiniti, ne ha decine.
Ma uno, secondo me è quello che cambia davvero la qualità della vita in un appartamento, non ci credevo, ma l’ho sperimentato sulla mia pelle e ora non posso farne più a meno.
Ring Intercom si collega al citofono, anche quelli condominiali, la lista delle compatibilità, che va verificata prima, è lunghissima.
Una volta collegato, non serve alimentarlo, va a batteria, rende il citofono smart.
Passa tutto dai server di Ring, ed è collegabile a Home Assistant.
Quando qualcuno suona il campanello vi arriva una notifica sul telefono.
Dal telefono potete rispondere al citofono come se fosse una telefonata.
Sempre dal telefono potete aprire il portone.
Il tutto che voi siate a casa o da qualunque altra parte del mondo.
Vi assicuro che è una comodità pazzesca.
E se mettete un interruttore sul filo del campanello, questo a casa non suona e vi arriva solo la notifica sul telefono.
Se lo integrate con Home Assistant potete sbizzarrirvi con le automazioni.

Terrible Maps, il libro
Lasciamo il digitale e passiamo al cartaceo. Esiste un account Twitter che è diventato molto famoso disegnando mappe del mondo molto particolari e divertenti. Questo è un podcast e raccontarci una mappa è pressoché impossibile, aprite Terrible Maps su un qualunque social e le potete vedere.
Il gestore dell’account è davvero un genio.
Ci ha fatto un libretto, che volevo comprarmi e l’amico Alex mi ha regalato, battendomi sul tempo.
Il libretto è bellissimo e molto ben fatto, secondo me non dovrebbe mancare nella vostra libreria

Card find my per portafogli
Questo oggetto non ce l’ho, ma lo bramo. Tutto quello di cui vi ho parlato prima ce l’ho, l’ho provato e vi posso garantire che se ve ne parlo, c’è un motivo pratico.
Questo me lo hanno linkato e mi è salita la scimmia, prima o poi ce l’avrò.
Avete presente gli airtag per non perdere le cose? Io li ho messi ad ogni mazzo di chiavi, nello zaino, nelle valigie, persino in auto. Ma nel portafogli è troppo spesso, soprattutto adesso che ho uno di quelli piccoli che tiene solo poche banconote e le varie carte.
Come fare?
Hanno fatto un sistema compatibile con il Find My di Apple, ma a forma di carta di credito, che sta perfettamente in un portafogli. Ha una batteria dentro e si ricarica tramite un caricatore wireless.
É bellissimo e geniale allo stesso tempo.
Lo so che se avete iPhone lo volete anche voi

Schedina per home server
Poteva mancare una schedina grande come una carta di credito che sostituisce un computer e che può fare di tutto consumando poca corrente in una lista di regali di Natale per nerd? No. Ma non è un Raspberry, perché ormai tutti ne avete almeno uno e non avrebbe senso proporvela.
Questa scheda è un po’ diversa. E dicendo un po’ sono riduttivo.
Ha due schede di rete, due porte USB, due porte SATA, uno slot PCI Express 4x, un processore Intel, un dissipatore passivo integrato nel case e supporta storage fino a 36TB. A partire da 99$
Fermi, ci sono altre cose nella puntata prima di andare a comprarla!
Vi ho messo la curiosità, eh?

Scanwatch2
Nel mondo esistono ormai migliaia di tipo di smartwatch e smartband che fanno più o meno tutti le stesse cose, io ho l’Apple Watch, non ho quello che sto per proporvi, ma l’ho visto e devo dire che mi ha fatto salire un po’ la fregola.
A vederlo è un orologio normale, rotondo, con le lancette e qualche quadrante aggiuntivo.
Uno di questi quadranti è un display, se no non sarebbe smart.
Le sue funzionalità sono orientate alla salute, misura temperatura, battito cardiaco, ossigenazione del sangue, passi, attività fisica e sonno, si integra con le app salute del telefono e, con un abbonamento annuale fa anche analisi approfondite.
Interessante, se volete avere al polso un orologio, diciamo, normale.

Ring AIR
Sempre wearable, sempre un oggetto che non ho, ma tecnologicamente molto interessante. Volete misurare la vostra qualità del sonno, ma odiate avere un orologio al polso? bene, esiste l’anello smart, vi mandano il kit per sapere di che misura ordinarlo e poi ecco l’anello smart che misura come dormite, è anche bello da vedere.
Misura anche frequenza cardiaca, passi e ciclo mestruale. Tutto in un piccolo anello a 360€. È quasi magico tanto è piccolo e tante cose fa.
Magari non lo conoscevate e adesso avete la curiosità.

Insta360 Ace, la action Cam
Abbiamo tutti un telefono in tasca per riprendere ogni cosa, foto e video. Ma in certi casi avere un dispositivo specializzato è un’idea migliore. Troverete una recensione dettagliata della Insta360 Ace in una delle prossime puntate, ma vi anticipo che è un’ottima action cam che non ha nulla da invidiare alla più nuova e costosa Pro e anche la Pro 2, è stabilizzata in un modo pazzesco, ha una resa cromatica eccellente in ogni situazione di luce, tanta, poca, contro sole o di notte, fa video di ogni tipo e, abbinata con un kit di accessori diventa davvero interessante per riprendere video in ogni occasione.
Ovviamente poi dovete avere tempo, voglia e spazio sul disco per montarli, se no è inutile.

Grid Studio
Chiudo questa lunga e dispendiosa puntata con un quadretto da appendere al muro, ma un quadretto, anzi molti quadretti tra cui scegliere, tutti bellissimi.
Immaginate un dispositivo, un telefono, una console portatile, un pad, uno smartwatch. Aperto, con tutti i pezzi divisi e ben disposti con le loro spiegazioni all’interno di una cornice.
Ecco questi sono i quadretti di Grid Studio.
iPhone, iPod, Blackberry, Nokia 3310, Gameboy, Pad vari così via. Ci sono dispositivi per ogni gusto.
Arrivano dall’estero, ma senza dogana, in pochi giorni.
Vi assicuro che la resa è fantastica, ne ho appesi quattro in ufficio e tutti quelli che entrano si fermano sempre a guardarli.

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Non forniscono solo connettività fissa, hanno anche la rete mobile, su rete Vodafone, con tre tagli di dati per il privato e tre tagli per i contratti business, tutti con minuti di traffico illimitati. In arrivo presto il 5G e le eSIM

Il podcast cresce anche con il passaparola, diffondete l’ascolto dei podcast con amici, colleghi e parenti, ce ne sono molti da ascoltare, di ogni genere e ognuno può farsi la propria stazione radio personalizzata, anche con Pillole di Bit al suo interno, i nuovi ascoltatori sono sempre una cosa bella.
Il Tip

Dopo tutti questi inviti a spendere, direi che il tip può anche saltare, la rubrica torna la prossima puntata

Siamo arrivati alla fine di questa puntata di Pillole di bit, vi ricordo che tutti i link relativi alle cose dette sono nelle note, che trovate sulla vostre app o sul sito.
Io sono Francesco, produttore e voce di questo podcast e vi do appuntamento a lunedì prossimo, per la prossima puntata, disponibile su Feed RSS, o su tutte le piattaforme di podcast, vi registrate e la puntata vi arriva automagicamente.
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