#342 – Controllare le valigie

Pillole di Bit
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#342 - Controllare le valigie
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Ultimamente in molti aeroporti non p più necessario togliere i dispositivi elettronici grandi dal bagaglio a mano prima dei controlli di sicurezza. Questo perché sono state cambiate le macchine che fanno la scansione del bagaglio.

  • La cintura con la fibbia di plastica
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Quest’anno sono stato in vacanza negli Stati Uniti e, per la seconda volta, dopo la trasferta nei Paesi Bassi, in aeroporto non è stato necessario smontare il bagaglio a mano per il controllo di sicurezza prima di accedere all’area dei gate.
Non sono una persona che prende gli aerei così di frequente, ma sono una persona molto curiosa, mi sono chiesto cosa fosse cambiato nel controllo dei bagagli negli ultimi anni, mi sono guardato in giro, ho visto i display tutti colorati degli addetti e ho pensato fosse il caso di andare a studiare.
Quando studio qualcosa di tecnologico, ecco la puntata del podcast.

Circa da fine 2001, tutti sappiamo perché, per salire su un aereo, è necessario passare i controlli di sicurezza, in modo che si sia certi che i passeggeri non portino a bordo materiale atto a offendere o esplodere.
Quindi niente liquidi, solo boccette piccole, niente oggetti affilati o appuntiti, e, durante i controlli, tutto quello che è elettronico va rimosso dal bagaglio a mano, una vera rottura di scatole, che si somma alla coda da fare per affrontare i controlli.
La modalità vecchia consisteva in un nastro che portava il bagaglio sotto a un emettitore di raggi X che faceva, anzi che fa, in alcuni aeroporti è ancora così, la radiografia al bagaglio e, in base alla densità e alla forma del materiale che risulta dall’immagine, il tecnico della sicurezza riesce a capire cosa c’è dentro e a identificare prodotti o oggetti pericolosi.
Il PC o altre cose sono fatti rimuovere perché potrebbero coprire cose che ci sono sotto.
La radiografia funziona proprio come quella che ci fanno in ospedale quando devono scoprire se abbiamo un osso rotto, più il materiale è denso, più raggi X assorbe, meno ne arrivano sul sensore oltre l’oggetto.
La tecnologia, come in ogni settore, va avanti, evolve e, anche nel controllo bagagli hanno pensato fosse una buona idea cercare un modo per accelerare la scansione dei bagagli a mano.
Sempre nella medicina, nella diagnostica per immagini, oltre ai normali raggi X, o radiografia, esiste la TAC, acronimo che sta per Tomografia Assiale Computerizzata.
Semplificando moltissimo, sempre grazie ai raggi X, questo sistema genera delle immagini di sezioni del nostro corpo ravvicinate, come se lo si facesse a fettine, per vedere bene cosa c’è all’interno.
Lo si fa all’interno di una specie di tubo, come quello della risonanza magnetica, ma è sempre fatto con i raggi X e non con onde elettro magnetiche, che sono tutt’altra storia.
E se in aeroporto facessimo la TAC ai bagagli a mano?
Il bagaglio passa nel tunnel
in quei pochi secondi che sparisce alla nostra vista non c’è più solo un sistema che fa la foto dall’alto, ma ci sono una coppia di dispositivi che ruotano molto velocemente mentre lui passa, uno opposto all’altro.
Il primo dispositivo emette raggi X, il secondo li riceve e, a seconda di quello che trova in mezzo, nel nostro bagaglio, registra cosa c’è dentro.
Qui entra in gioco la grande capacità di calcolo che abbiamo a disposizione.
In base alle letture del sensore a raggi X che è stato messo dopo il nostro bagaglio a mano, il computer riesce a ricostruire la forma e la densità degli oggetti che ci sono al suo interno.
E lo fa in 3 dimensioni.
E poi, visto che è un computer, in base alla densità, riesce a riconoscere il tipo di materiale di cui sono fatti gli oggetti, in modo da dare subito un riferimento all’operatore che sta guardando il bagaglio.
Tutto questo arriva su uno schermo dove l’operatore vede il bagaglio a colori, con tutti gli oggetti al suo interno, e sa già se una cosa è metallica, di plastica, liquida e di che tipo di liquido, il computer segnala già in autonomia cosa potrebbe essere pericoloso e cosa no.
Il tecnico può vedere il bagaglio, allargare l’esploso del contenuto, ruotarlo, esattamente come si può fare con un progetto tridimensionale in CAD.
Per questo motivo, alla fine, togliere oggetti scuri per i raggi X è inutile, possono agevolmente vedere cosa c’è sotto.
Se il tecnico ha qualche dubbio, schiaccia un bottone e il bagaglio viene passato sul nastro dove ci sarà l’addetto che, con la persona proprietaria del bagaglio, lo aprirà, per un controllo manuale.
Questo sistema di controllo ha permesso di aumentare, in teoria, i liquidi trasportabili oltre i controlli, fino a 2l e ha aumentato la velocità dei controlli del 30%.
In un mondo dove i passeggeri dei voli aerei sono sempre di più, è un gran passo in avanti.

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Una piccola nota aggiuntiva sui contatti, ho cambiato alcune cose, ve lo dico qui prima del tip, così non ve lo perdete.
Non uso più Twitter. Non perché ha vinto quello con la cravatta rossa, amico del proprietario di Twitter che sa gestire male i soldi non suoi, ma perché l’ambiente era sempre più tossico e soprattutto i blocchi non erano più blocchi. Basta.
Mi trovate su Bluesky e su Mastodon, i contatti sono sul sito, ve li dico qui, ma non prendete appunti, soprattutto mentre guidate che se vi beccano vi tolgono subito la patente ed è pericoloso.
Su bluesky sono francesco.iltucci.com, su mastodon sono mastodon.social/@cesco_78
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Il Tip
Rimaniamo in tema voli e controlli. Quante volte vi è capitato, se avete la cintura, di essere in difficoltà, perché la dovete togliere, poi magari i pantaloni un po’ vi cadono, poi rimetterla è lungo, mentre dovete badare ai bagagli e a tutto il resto?
Lavorando in datacenter devo fare la scansione con il metal detector tutte le volte che esco dalla sala.
Ho comprato una cintura con la fibbia di plastica che non suona.
E funziona anche in aeroporto, non la devo togliere e passo senza problemi al controllo, non sembra, ma è una gran scocciatura in meno.
E costa una fesseria.

Siamo arrivati alla fine di questa puntata di Pillole di bit, vi ricordo che tutti i link relativi alle cose dette sono nelle note, che trovate sulla vostre app o sul sito.
Io sono Francesco, produttore e voce di questo podcast e vi do appuntamento a lunedì prossimo, per la prossima puntata, disponibile su Feed RSS, o su tutte le piattaforme di podcast, vi registrate e la puntata vi arriva automagicamente.
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Questa è l’ultima puntata del mese e manca il 25% circa, chissà se uscirà la puntata speciale a capodanno o no.

Grazie per avermi ascoltato!

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